Gli antichi oggetti-simbolo
Immobili, statici, raccolti in ordine sparso all’interno di vetrine oppure isolati sopra il piano di qualche mensola, gli oggetti-simbolo che furono accessori alle mie immagini mentali di allora, sembrano trattenere la loro energia cinetica, il loro potenziale, sembrano serrare quel tempo che coincise con la loro massima espressione vitale, quel tempo che ora raccoglie cristallizzate le sperimentazioni seguite alle prime intuizioni.
Un tempo senza tempo dove la memoria è presente, dove la memoria è nutrimento per quella curiosità e quella fantasia che convisse, e che tuttora convive, con una sorta di immaginazione metafisica e di ragion poetica.